Nel breve corso degli anni che ci separano dal XXI secolo, milioni di persone comuni, psicologicamente normali, dovranno affrontare una drammatica collisione con il futuro. La civiltà dei consumi infatti è minacciata da alcuni fenomeni sociali e tecnologici che essa stessa ha generato e continua ad alimentare: grandi movimenti di masse umane da un luogo all’altro, da un posto di lavoro all’altro; “modularismo” in tutti i campi; un progresso tecnico e scientifico spinto al massimo che rende oggi già superato tutto quello che soltanto ieri sembrava irraggiungibile. Anche per gli abitanti dei paesi più ricchi e progrediti diventa sempre più difficile adeguarsi ai vertiginosi e implacabili matamenti del nostro tempo e al ritmo di una vita sta diventando insopportabile a causa di un flusso sempre più rapido e preoccupante di suggestioni e stimoli imprevisti. Di fronte a questo stato di instabilità e provvisorietà, a questa mancanza di valori autentici a cui riferirsi, l’uomo si aggira in questo mondo che non è più suo, disorientato e in preda a quello che Toffler chiama “lo choc del futuro, malattia nuova, dal decorso incontrollabile che potrebbe condurre verso una forma di follia collettiva, se non addirittura al collasso dell’umanità intera. Per impedire che il futuro si rivolti contro l’uomo, che pur lo sta costruendo, Toffler propone un suo “futurismo sociale” che potrebbe arrestare la minacciosa marcia verso la sua disintegrazione morale e psicologica. L’analisi di Toffler ha dunque risultati impressionanti; tanto più impressionanti per la straordinaria vivacità con cui vengono presentati. Queste le caratteristiche che hanno prodotto l’eccezionale impatto del libro e determinato il suo clamoroso successo in tutto il mondo.